Maurizio Cattelan, artista milanese che dal 2011 si era ritirato dal panorama culturale, torna sulla scena con nuovi «stimoli». Sì, stimoli. Perchè l’opera del grande ritorno, esposta da questo fine settimana al Guggenheim di New York, è un wc. Un’opera che non passerà inosservata.
Maurizio Cattelan, artista milanese che dal 2011 si era ritirato dal panorama culturale, torna sulla scena con nuovi «stimoli». Sì, stimoli. Perchè l’opera del grande ritorno, esposta da questo fine settimana al Guggenheim di New York, è un wc. Un’opera che non passerà inosservata.
Il riferimento a “Fontana” di Duchamp, che festeggia il suo centenario nel 2017, è inevitabile. La scelta del titolo è facilmente intuibile. L’artista ammicca agli eccessi del mercato dell’arte e rievoca un’immagine contrastante del sogno americano, che ci riporta alle necessità fisiche che accomunano tutti gli esseri umani.
Cattelan ha dichiarato al The New York Times: “Sono felice perché non è su un piedistallo, né in una galleria. Si trova in una piccola stanza, ad aspettarvi ogni volta che ne avete bisogno”.